Da vicino nessuno è normale. Ma se ci guardiamo ancora più da vicino, dopo il primo effetto straniante, finiamo per riconoscerci negli sguardi e nelle espressioni degli altri, in un gioco di perdita e ritrovamento di sé.
Anche per il video di “Stranonè”, ho voluto che fosse un’amica artista, di cui ho grande stima, a prestare la sua visione e le sue visioni. Ma lo scambio è reciproco. Perché quando io e Raffaele Abbate, il producer, abbiamo visto queste immagini di Gae Milazzo, abbiamo pensato che fossero un’opera e un esperimento visivo potenti in sé, che si sposavano alla grande con questa canzone. Gli archi irrequieti sono di Osvaldo Loi, il bouzouki da rive del Mississippi di Robi Zanisi.
Per conoscere l’arte di Gae: www.gaetanamilazzo.it
C.Nico