Ciao a tutti. Come capita a chi deve fare un po’ tutto da sè e con la tecnologia si arrangia ma è ben lontano dal padroneggiarla – come oggi sarebbe richiesto a chicchessia, anche a chi si occupa di arte, di vini o di psicologia – , non sempre riesco ad aggiornare le bacheche digital-esistenziali di ciò che avviene nel mio percorso creativo-musicale. Ma ogni tanto è bene fare il punto. Il punto attuale è che sto scrivendo nuove canzoni, che ho voglia tanto di lavorarci in privato e in studio, quanto di suonarle e testarle già dal vivo, con un approccio forse inverso rispetto a quello adottato per le canzoni di ‘Mandibole’. Il punto è che alcune collaborazioni restano e altre sono finite, che quelle stesse canzoni di ‘Mandibole’ e quelle nuove ora ce le suoniamo e ve le suoniamo io e Federico ‘Bandiani’ Lagomarsino, uno che la batteria la ‘canta’, non la suona e percuote e basta. Il punto è che spero che prima della fine della prossima estate ci saranno più occasioni per farvi sentire cosa combiniamo con questo duo voce-chitarra-batteria, anche se non escludiamo featuring e collaborazioni con altri musicisti. Il punto è che è sempre più facile che capiti di suonare in solo, cosa che io non disdegno, anzi, mi diverte, non lo nego, perché mi permette una libertà che compensa il maggiore divertimento di suonare in una band. Però lavorare, confrontarsi con altri, dalla fase creativa a quella performativa aiuta ad allargare orizzonti e gamme cromatiche, a non cadere nel rischio di inaridimento e autoreferenzialità che il ‘faccio da solo’ comporta. Non so se questo sia un modo di fare il punto. Forse è solo un modo per spronarmi a non sottovalutare mai l’importanza di chi si entusiasma e ha voglia di partecipare ad un progetto, che da ‘mio’ diventa ‘nostro’. E vostro.